Il Canavese è un territorio che prende forma nel Piemonte Nord Occidentale, tra la città di Torino e la Valle d’Aosta. Paesaggisticamente suggestivo, si organizza attorno al corso della Dora Baltea che, dopo aver percorso la stretta gola dove scorre all’altezza di Carema, fa il suo ingresso nelle pianure attorno a Caluso.

Legato indissolubilmente al mito della Dea Albaluce ed alle macchine da scrivere dell’Olivetti, il Canavese è stato spesso teatro di cruente battaglie, in virtù della sua posizione strategica per il controllo del territorio. È così che sono nati alcuni di quei castelli e borghi che tuttora si possono ammirare, tra cui Ivrea, Masino e Mazzè.

Le prime testimonianze sulla coltivazione della vite risalgono al periodo del console Terenzio Varrone, che saccheggiò i Salassi, antico popolo indigeno, di un vino così buono da spingere i romani ad impiantare in queste terre del nord numerosi vigneti. Caduti i romani si deve alla cultura contadina ed alle tante abbazie presenti in zona se la coltivazione di uve come l’Erbaluce, la Barbera ed il Nebbiolo è continuata, interessando sia le pianure limitrofe a Caluso sia le pendici rocciose dei primi contrafforti alpini.